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La Gilda dei Guitti si forma ufficialmente nel 2014 per la produzione dello spettacolo “Rumori Fuori Scena” di M. Frayn.

E’ specializzata in:

  • spettacoli teatrali
  • spettacoli itineranti
  • corsi di teatro per bambini, ragazzi e adulti
  • animazione e show
  • corsi e workshop

E’ un progetto che vede riuniti attori provenienti dalla più disparate esperienze teatrali, dal teatro drammatico al teatro comico, dalla clownerie alla commedia dell’arte, dal musical al cabaret.

La Gilda dei Guitti collabora da diversi anni con altre realtà italiane, in particolare segue progetti di formazione teatrale per le scuole che presentano delle situazioni problematiche di DSA e BES.

Nel 2018 incontra la cooperativa ComiciCamici che lavora con la clownterapia negli ospedali: grazie a questo incontro nasce l’esigenza di promuovere nelle scuole la gelotologia, “disciplina che studia il fenomeno del ridere, con particolare riguardo alle sue potenzialità terapeutiche e al benessere psicofisico della persona e dei gruppi sociali.”

La formazione teatrale che propone l’associazione, quindi, si trasforma e focalizza come obiettivo cardine l’insegnare alle nuove generazioni un saper ridere cosciente, riponendo fiducia nel concetto che “Non sapremo mai quanto bene può fare un semplice sorriso”.
Insegnarlo ai bambini vuol dire impegnarsi a contagiare il futuro.
E questa è la missione Gilda.

"In un periodo di attività culturale frenetica noi come compagnia riteniamo importante essere e non apparire. Salire su un palco comporta delle responsabilità, nei confronti del palco stesso, dello spettacolo che si presenta, ma soprattutto del pubblico. Mi hanno insegnato che la soddisfazione dell’attore sta nel come il pubblico entra ed esce da uno spettacolo: se torna a casa senza che nulla in lui sia cambiato, quello spettacolo non ha ragione di esistere e l’attore ha fallito la sua missione. Perché di missione si parla: l’attore è colui che dona emozione. Quindi è necessario studiare cosa vuol dire emozionarsi ed emozionare. Perché non si può imbrogliare sul palco. Ci sono delle responsabilità e questo ritengo dovrebbe essere l’unico scopo di un attore.”

Il Direttore Artistico
Silvia Mafalda Faccini