Il Delirio del Bardo

Il Delirio del Bardo

"Un casale ospita una strana compagnia teatrale.
Alla regia, un regista estremo.
Che ama l'Arte.
Che ama i suoi attori.
Senza limiti.
Chiedendo senza limiti.
Tutto.
Anche la loro vita.
E questi.. la offriranno."

Spettacolo Itinerante

Uno spettacolo immerso nell'oscurità, sarà infatti il visitatore a dover illuminare gli ambienti in cui si svilupperà la trama. A fare da guida ci sarà Il Bardo, la regista alla quale tutti gli attori presenti nelle stanze hanno donato la loro arte andando sempre più a fondo nello studio della loro parte fino a sfociare nella follia. Una ragnatela di spago avvolgerà tutto il casale costringendo i visitatori a districarsi nel percorso proprio come hanno fatto gli attori del Bardo prima di divenire folli.

SCONSIGLIATO AI MINORI DI 10 ANNI

La passione incontrollata, quella che sfocia in ossessione, in mancanza di rispetto verso se stessi e verso il teatro, alla sua bellezza, alla sua forza comunicatrice, catartica, a volte pedagogica.
L’amore che diventa follia e che perciò smette di essere amore. Una follia manifestata attraverso la violenza, psicologica ancor prima che fisica.

Note di Regia
Un viaggio itinerante all’interno di una ragnatela mentale deviata.
Ogni stanza rappresenta la proiezione della follia e dell’ossessione dell’attore che la abita.
Lo spettatore sarà la luce che accompagnerà questo carceriere durante la sua quotidiana visita ai suoi prigionieri volontari.
Perchè, certamente, tutti hanno coscientemente scelto la loro condanna.
Ogni attore quando lavora ad un personaggio lo abbraccia anima e corpo, cercando di comprendere la frustrazione o le gioie che lo animano, insomma.. cercando di vedere con i suoi occhi e di sentire con il suo cuore.
C’è però, o meglio, dovrebbe esserci un limite.
Ogni attore dovrebbe comprendere la sottile linea che divide il mondo della finzione veritiera scenica da quello della realtà sociale immanente che vive.
Dovrebbe, ma non tutti riescono a dividere i due mondi.
Col tempo il rischio è voler sentire ed entrare così tanto in quel personaggio, da dimenticare chi siamo davvero.
E se nelle mani sbagliate, in quelle di un pazzo edonista per esempio, il rischio che si corre è altissimo.
Questo avviene nel Delirio del Bardo.
E questa è la mia urgenza: sottolineare l’avvertimento, troppo spesso frainteso, racchiuso nelle parole di Shakespeare, che nel nostro viaggio abita il regista: queste gioie violente hanno violenta
fine e muoiono nel loro trionfo, come il fuoco e la polvere da sparo, che si distruggono al primo
bacio. [..] Perciò ama moderatamente: l’amore che dura fa così.
Non è questo un invito ad amare poco, ma ad amare in maniera sana.
Un piatto succulento è permesso in ogni dieta salutare,
ma l’ingozzamento quotidiano porta all’obesità e poi alla morte.
Perciò.. ama moderatamente: l’amore che dura fa così.